Pompei potrebbe cambiare la storia

Pompei potrebbe cambiare la storia. Tutto è partito da una scritta venuta alla luce durante il restauro de la «casa con il giardino», una di quelle che si stanno riportando alla luce nelle Regio V nel Parco archeologico.

Su quell’area detta del «cuneo» che affaccia sulla Via di Nola è stata notata una data che sposterebbe in avanti la disastrosa eruzione del Vesuvio. Questa sarebbe avvenuta non il 24 agosto del 79 D.c., ma ad ottobre, il 17 per la precisione. “In ulsit pro masumis esurit », lui indulse al cibo in modo smodato, la traduzione che secondo quanto raccontato dal direttore generale Massimo Osanna, ad inciderla sarebbe stato un operaio che definisce “buontempone” per il contenuto scherzoso della frase.

La scritta è datata al sedicesimo giorno prima delle calende di novembre corrispondente al 17 ottobre. Trattandosi di carboncino, fragile ed evanescente, che non avrebbe potuto resistere a lungo nel tempo, è più che probabile che si tratti dell’ottobre del 79 d.C. una settimana prima della grande catastrofe che, secondo questa ipotesi, sarebbe avvenuta il 24 ottobre.

 

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