Recanati: che diede i natali a Giacomo Leopardi

La città di Recanati, adagiata tra le valli dei fiumi Potenza e Musone, lega indissolubilmente il suo nome a quello del suo più autorevole e illustre cittadino, Giacomo Leopardi.

Visitare Recanati, significa immergersi tra i luoghi che ispirarono la poesia e la filosofia leopardiana. Vuol dire ammirare, passeggiando tra il colle dell’Infinito e il monte Tabor, gli struggenti panorami tra il mare le colline e i girasoli delle Marche.

La splendida architettura delle piazze, delle torri , delle chiese e delle viuzze di Recanati, uniti alla calda ospitalità dei recanatesi e alla freschezza e genuinità dei prodotti locali valgono, da soli, la visita a uno dei centri medievali tra i più suggestivi d’Italia.

Casa Leopardi è il cuore della città di Recanati, nonché la casa natale del grande poeta.
L’attuale palazzo, risalente alla metà del XVII secolo, custodisce la famosa Biblioteca, vera fonte del sapere leopardiano, che contiene più di 20.000 volumi.

Non si può lasciare Recanati senza aver visitato i siti archeologici di diverse necropoli riferibili a una fase avanzata del neolitico (VI millennio a.C.). La villa del casato del Colloredo, di origine settecentesca, che annovera tra i suoi capolavori,  il ”Polittico di San Domenico” di Lorenzo Lotto. Il Museo dell’Emigrazione marchigiana nel quale è descritta la storia dei flussi migratori degli uomini e delle donne delle Marche.

Per gli amanti della musica lirica imperdibile una visita al Museo “Beniamino Gigli”, inaugurato nel 1961 in onore dell’attore e tenore italiano. La collezione di questo museo comprende tra le altre cose, materiali di scena, fotografie, decorazioni, ritratti e la discoteca personale dell’indimenticato tenore.

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